Descrivendo il Palazzetto dello Sport di Pier Luigi Nervi il prof. Colella lo paagona a "una tartaruga su poche zampe...un ricamo in cemento armato...una struttura delicatissima nonostante la sua ampiezza!"
Parlando delle carenze del Villaggio Olimpico, il professore afferma:
"...Oggi al Villaggio Olimpico manca il calore umano, la socialità! Non si è mai riusciti a creare un centro sociale... Oggi c'è il centro anziani ma ci sono solo vecchi che ballano o che giocano a carte... Bisognerebbe creare un "centro umano"! ..."
domenica 24 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
SporTiRiciclo
Attrezzature e abbigliamento sportivi ottenuti da materiali riciclati? Si può!!!
Ecco alcuni esempi:
http://www.adidas-group.com/en/sustainability/Environment/Archive/2007_adidas_gruen.aspx
http://www.100ambiente.it/index.php?/archives/208-Ekolab.-Abbigliamento-realizzato-con-materiali-riciclati.html
http://www.funandfair.it/eshop/it/m/9/yew-clothing-eco-active-wear
http://www.greenbiz.it/green-management/marketing-e-comunicazione/prodotti/6328-puma-linea-abbigliamento-biodegradabile
http://archivio.panorama.it/Sport-e-ambiente-ora-l-abbigliamento-hitech-e-riciclato
http://nikereuseashoe.com/italiano
http://www.outdoortest.it/1005,News.html
http://www.econews24.it/articoli/ecofashion/abbigliamento/3870/black-eyed-peas-in-concerto-con-sneakers-di-riciclo/
Ecco alcuni esempi:
http://www.adidas-group.com/en/sustainability/Environment/Archive/2007_adidas_gruen.aspx
http://www.100ambiente.it/index.php?/archives/208-Ekolab.-Abbigliamento-realizzato-con-materiali-riciclati.html
http://www.funandfair.it/eshop/it/m/9/yew-clothing-eco-active-wear
http://www.greenbiz.it/green-management/marketing-e-comunicazione/prodotti/6328-puma-linea-abbigliamento-biodegradabile
http://archivio.panorama.it/Sport-e-ambiente-ora-l-abbigliamento-hitech-e-riciclato
http://nikereuseashoe.com/italiano
http://www.outdoortest.it/1005,News.html
http://www.econews24.it/articoli/ecofashion/abbigliamento/3870/black-eyed-peas-in-concerto-con-sneakers-di-riciclo/
domenica 17 marzo 2013
ToDo 2 - Programmi di mixitè
PROGRAMMA DI MIXITE’ 1:
RIFIUTI IN CERCA D'AUTORE - IL MUSEO DEL RICICLO
Nuovi scenari per l’attrattività dei luoghi e le funzionalità simultanee
Il tema del riciclo attraversa oggi tutte le forme
espressive che divengono dei dispositivi efficaci per l’avvicinamento alla
sensibilizzazione delle questioni ambientali tanto care alla condizione
contemporanea. Ora il riciclo non è
quindi visto solo nella sua accezione più nota di riutilizzo di materiali
scartati ma come strategia creativa per una costante sperimentazione che tocca
da vicino la tematica del rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Nasce così l’idea di uno spazio multifunzionale dedicato
alle tematiche del riciclo e della sostenibilità ambientale, da posizionare
all’interno di un vuoto urbano del Villaggio Olimpico, i cui abitanti sono già
un po’ attivi in questa direzione.
“La natura è spesso nascosta, qualche volta sopraffatta,
molto raramente estinta.”
-Francis Bacon-
PROGRAMMA PROGRAMMA DI MIXITE’ 2:
DIAMO "SPAZIO AI GIOVANI - UN CENTRO RI-CREATIVO PER GLI ADOLESCENTI
Nuovi scenari per l’attrattività dei luoghi e le funzionalità simultanee
Un approccio interdisciplinare in un edificio polivalente e
multifunzionale permetterà di far vivere
ai giovani del quartiere un’esperienza socializzante, ludica, creativa,
didattica e culturale, donando loro uno spazio fisico che faccia da supporto
alle più svariate attività. Un luogo stimolante che crea un punto di
riferimento, di ritrovo e di aggregazione e socializzazione, con particolare
riguardo all’ambiente.
Quest’idea di progetto nasce dalla consapevolezza della mancanza
di un luogo di supporto per le attività quotidiane degli adolescenti e dei
giovani, che non avendo altro posto in cui andare, nei loro pomeriggi di
studio, di chiacchere e di scambio di idee, occupano “abusivamente” gli spazi
di ristoro della pista di pattinaggio situata nelle immediate vicinanze del
Villaggio Olimpico.
“Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.”
-Italo Calvino-
ToDo 2 - Compagni di strada
CASAL DE LA JUVENTUD NOVELDA - CRYSTALZOO
Novelda, Spain 2009
(Scelta per “PROGRAMMA”)
La casa della gioventù situata a
Novelda, un paesino vicino ad Alicante, accoglie al suo interno svariate
funzioni, con riguardo alla vita dei giovani, costituendo un valido esempio di
mixitè. Esso, inoltre, si innesta su un vecchio edificio scolastico
preesistente, evitando un ulteriore consumo di suolo e, all’interno del denso tessuto edilizio in
cui è collocato, i progettisti riescono a ricavare un gradevole spazio pubblico
all’aperto.
Per ulteriori informazioni:
THE CRYSTAL - WILKINSON EYRE ARCHITECTS
Londra, UK 2012
(Scelta per “TECNOLOGIA”)
Il nuovo gioiello di Londra
rappresenta l’esempio più aulico di architettura sostenibile ed ecocompatibile,
oltre ad essere un edifico multitasking e il primo vero centro per l’educazione
allo sviluppo sostenibile delle città contemporanee.
Per ulteriori informazioni:
http://www.archdaily.com/275111/the-crystal-wilkinson-eyre-architects/
INSTITUTO ANDALUZ DE BIOTECNOLOGIA - SOL89
Siviglia, Spain 2006
(Scelta per “FORMA”)
Dalle linee nette e definite,
ricavate dallo scavare all’interno di un volume puro e semplice,
quest’edificio, elevato su pilastri alquanto possenti, rivestito da un
materiale naturale come il legno e caratterizzato da una dinamica
configurazione di pieni e vuoti, si staglia in tutta la sua eleganza
adagiandosi pacatamente nell’intorno urbano. A prima vista ho notato
nell’edificio spagnolo una vaga somiglianza con gli edifici in linea elevati su
pilotis del Villaggio Olimpico, come se questo fosse una loro vaga
rivisitazione.
Per ulteriori informazioni:
http://sol89.sol89.com/2010/10/instituto-andaluz-de-biotecnologia.html
giovedì 14 marzo 2013
lunedì 11 marzo 2013
...e oggi!
Iniziativa no profit per il recupero dell'area urbana e per l'attivismo sociale
Altre iniziate e attività dei "VILLAGE PEOPLE":
http://blog.villaggioolimpico1960.it/page/2/
un blog dove incontrarsi e mettere insieme idee per far vivere il villaggio
domenica 10 marzo 2013
ToDo1 - 11/03/2013 - Scelta degli Urban Voids - Tevere Cavo
Tevere Cavo - il contesto urbano
Cenni storici e situazione attuale
Il progetto Tevere Cavo riguarda il settore urbano della città di Roma che
segue l’andamento del Tevere dalla diga di Castel Giubileo, a Nord, alla porta
di Piazza del Popolo a Sud, ed è racchiuso dai grandi colli di Monte Mario ad
Ovest e di Monte Antenne ad Est.
La macro area N comprende il Villaggio Olimpico, situato tra il
Tevere, la via Flaminia, le pendici di Villa Glori e dei Parioli, e la zona dei Campi Sportivi lungo
l’ansa del Tevere, all’interno della quale sono localizzati degli interessanti Urban Voids, ossia aree e lotti
degradati, sottoutilizzati o semplicemente abbandonati, che possono diventare i
protagonisti dell’attuale tema progettuale della densificazione e della maggior
efficienza della città contemporanea.
Un importante contesto storico quindi, essendo
il Villaggio Olimpico una zona
urbanistica di Roma di estrema rilevanza dal punto di vista storico,
architettonico, ambientale e culturale.
Nella piana tra la collina di Villa Glori e il
Tevere, nel corso del secondo conflitto mondiale, venne costruito un
agglomerato di baracche per gli sfollati, conosciuto come Campo Parioli. Alla fine degli anni ’50, in occasione delle
Olimpiadi di Roma del 1960, si iniziò a costruire, in quest’area in posizione
non periferica e interna alla città costruita, quello che oggi è noto come Villaggio Olimpico, per dare ospitalità
ad atleti, accompagnatori e giornalisti. Si realizzò così, su progetto di un
team di architetti (Vittoro Cafiero, Adalberto Libera, Amedeo Luccichenti,
Vincenzo Monaco e Luigi Moretti), un imponente complesso residenziale per il
ceto medio, che entrerà a far parte del solido patrimonio urbanistico della
città, data la sua unità architettonica concettuale e formale. Il progetto
rispettava, inoltre, al massimo l’ambiente naturale e le costruzioni sono
disposte in modo tale che, con un sapiente gioco di volumi, lasciano libera la
visuale sia verso la collina di Villa Glori che verso le sponde del Tevere,
armonizzandosi con il paesaggio. Le diverse soluzioni architettoniche sono
unificate da alcuni elementi comuni: i pilotis, che permettono di lasciare
libero lo spazio sottostante le edificazioni, che verrà a costituire delle aree
pedonali; i marcapiano in cemento; le finestre a nastro con infissi in lamiera zincata verniciati di bianco, il sistema di riscaldamento centralizzato gestito da centrali
termiche parzialmente interrate e la cortina del rivestimento di un color
giallo dorato. L’area è circondata, per via della sua primordiale funzione, da
strutture sportive: lo stadio Flaminio
e il Palazzetto dello Sport
(progettati da Pier Luigi Nervi), il palazzetto delle Federazioni Sportive.
Necessaria fu la creazione di una nuova arteria
stradale, a scorrimento veloce, che permettesse il collegamento della via
Cassia e della via Flaminia con viale Tiziano e con viale Parioli, attraverso
l’inutilizzato ponte Flaminio. Pier Luigi Nervi progettò a tale scopo il
viadotto di Corso Francia, lungo più
di un chilometro, elevato su possenti pilastri, che svincolavano completamente
il quartiere sottostante dal traffico e non compromettevano la continuità
organica dello spazio verde. Questo caratteristico nastro stradale aereo su pilastri
trova un’eco immediata nei vicini edifici poggianti su pilotis.
Ma l’epoca d’oro finì ben presto: le case non
furono più gestite dall’INCIS (istituto nazionale di case per gli impiegati
dello stato), il portierato fu soppresso, vennero dismesse le centrali termiche
comuni, cessò la manutenzione degli spazi pubblici, le vie del quartiere si
trasformarono in piste per autovetture e bus mentre gli spazi aperti furono
utilizzati come parcheggio per roulotte e camper. Così oggi il Villaggio
Olimpico risulta essere un quartiere transennato e in abbandono, nonostante
l’arrivo di opere di prestigio internazionale, come l’Auditorium di Renzo
Piano, dove i cittadini gridano la richiesta della sistemazione delle strade e dei marciapiedi, della
riqualificazione del verde, del recupero dell’edilizia pubblica e della
necessità dell’inserimento di un centro socio-sanitario.
“Le popolazioni di un grande centro urbano hanno lo specchio del loro
modo di vivere - cioè della loro civiltà - nella misura, nel disegno, nella
dislocazione degli spazi verdi di cui possono usufruire. Non sarà mai
abbastanza la cura di chi ha la responsabilità di governo nell’avvantaggiare
realisticamente e praticamente - e non con promesse e affermazioni teoriche -
la quantità di verde e soprattutto la disposizione di questo verde nel
territorio di una grande città” –Luigi Moretti-
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